INFORMAZIONI TURISTICHE SU POGGIO SAN LORENZO

INFORMAZIONI TURISTICHE SU POGGIO SAN LORENZO

LE ORIGINI

Nasce intorno al III secolo a.C come una “mansio” denominato Vicus Nervae, una semplice stazione di tappa posta lungo l’antica Via Salaria dalla quale era percorso (ivi era il 38’ miglio della Salaria). Successivamente fu costruita una villa romana dotata di terme, data l’abbondanza di acque sul luogo; ancora oggi il nome della contrada via Tibaldi denota la corruzione del termine Titus Balnea, cioè bagni di Tito.

Successivamente Sant’Emidio vescovo, nel suo viaggio da Roma ad Ascoli Piceno costruì un sacello in onore di San Lorenzo martire. Le testimonianze delle origini imperiali sono presenti tutt’ora con i resti dell’antica villa che parrebbe fatta costruire dalla moglie dell’imperatore Commodo: un imponente muraglione in “opus reticolatus” e “opus reticolatus” alto in alcuni punti anche 20 metri e  articolato da una serie di arcate a tutto sesto separate l’una dall’altra da spessi pilastri in opera cementizia che si possono ammirare nell’attuale Via Sottoponte.

Si hanno ancora notizie nell’Alto Medioevo, quando Poggio San Lorenzo divenne sede temporanea dei Vescovi della Sabina al tempo dell’invasione longobarda.

Entrato a far parte dei possedimenti dell’antica e potente Abbazia di Farfa, non perse mai la sua importanza proprio per la collocazione lungo l’antica Via del Sale.

LUOGHI DI INTERESSE

Chiesa di San Lorenzo : è la parrocchia del borgo.

Di origine trecentesca, fu completamente ristrutturata nel 1780. All’interno tele pregevoli del XVI secolo: la “Vergine col Bambino e San Giuseppe” e “Il  martirio di San Lorenzo”.

Alle sue spalle i resti del suo castello appartenuto alla nobile famiglia degli Orsini.

Poggio san Lorenzo fa inoltre parte del Cammino Francescano, un percorso di pellegrinaggio che dal Santuario della Verna arriva fino a Roma, ed  è l’unico paese nel quale si trova la Casa del Pellegrino nella quale si può sostare durante il tragitto.

Mura romane di Poggio San Lorenzo

Giardino faunistico di Piano dell’Abatino: il parco faunistico offre rifugio e cure ad animali provenienti dalle più diverse situazioni, non solo del commercio illegale di esseri viventi ma anche di circhi, zoo, vivizezione  e altre forme di sfruttamento.

Attualmente è la casa di 450 animali esotici e non, ed è aperto al pubblico solo su prenotazione.

Madonna dei Penitenti: ubicata a circa 2 km dal paese, si tratta di un’antica chiesa che parrebbe risalire al IV secolo d.C e costruita sui resti di un tempio pagano dedicato alla Dea Vacuna.

Leccio secolare : il fiabesco e plurisecolare  Leccio di Valle Gemma è ammirabile in località valle Gemma, a circa 4 km da Poggio San Lorenzo.

Si tratta di un imponente leccio con un tronco di oltre 4,5 metri di circonferenza , alto circa 16 metri e con una chioma di circa 30 metri.

I suoi rami, orizzontali e di lunghezza  smisurata, poggiano su alcune colonne di cemento fatte erigere dal suo proprietario  agli inizi del XX secolo per impedire che potessero schiantarsi sotto il suo stesso peso.

Ponte Sambuco: conosciuto anche con il nome di Ponte del diavolo, risale al I secolo d.C. ed era al servizio dell’Antica Via Salaria, che all’epoca passava a circa un km dal percorso attuale.

I suoi muraglioni sono costituti da 11 file di grandi blocchi di pietra locale alti circa 60 cm x 180 cm, ma la sua lunghezza totale  è di 64 metri con una larghezza di circa 6,5 metri.

Ponte Sambuco

Frantoio oleario Capofarfa: il frantoio oleario del 1600, costruito sulla villa romana della moglie dell’imperatore Commodo, Bruzia Crispina, vantano due macine di granito che permetto la frangitura  delle olive secondo antichi metodi tradizionali.

All’interno del frantoio, dove è ubicato un ristorante agrituristico, è possibile effettuare una visita guidata nella quale visitare l’acquedotto romano un tempo al servizio della villa.

Le fondamenta del frantoio sono costruite sull’antica strada preromana Salaria, posta circa 3 metri sotto l’attuale piano stradale.

Trebula Mutuesca: a circa 5 km da Poggio San Lorenzo si trova l’antica città sabina di Trebula Mutuesca, nel territorio dell’attuale Monteleone Sabino.

Costruita su una posizione strategica lungo i principali assi viari della via Salaria e via Cecilia, divenne nel I secolo a.C. un importante centro, con tanto di Foro, Terme ed altri edifici pubblici come il santuario dedicato alla dea Feronia.

Attualmente è ammirabile l’imponente anfiteatro romano, con capacità stimata di circa 6000 persone.

Nelle immediate vicinanze si trova la Chiesa di Santa Vittoria, risalente al 3’secolo.

Il sito è archeologicamente importante per la presenza di resti di epoca romana: edifici, particolari architettonici, tombe e catacombe, tra cui quella della stessa Santa Vittoria.

All’interno delle rovine della villa della moglie di Commodo è ubicato il laboratorio di SMERALDA MODA!

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Smeralda

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